“Il cibo tanto per cambiare…”

SABATO 24 GENNAIO’015 dalle 19

Letteraria 10Cena di sostegno per “Nuova rivista Letteraria” (edizione Alegre) a cura di Eat the Rich, a prezzo libero e autogestito.

Durante la cena verrà presentato il numero 10 della rivista dedicato al cibo.

Iniziativa promossa all’interno della giornata contro Expo “Dalla terra alla città, i territori che vogliamo”, lanciata dalla rete nazionale GenuinoClandestino.

Interverranno tra gli altri: Silvia Albertazzi, Beppe Ciarallo, Franco Foschi, Milena Magnani, Giovanni Marchetti, Alberto Sebastiani, Sergio Rotino, Paolo Vachino, Massimo Vaggi, Wolf Bukowski, Wu Ming 1

Oltre a diversi redattori e collaboratori della rivista interverranno “Eat the Rich” e la “Foglia di Fico”.

Sarà possibile inoltre acquistare al prezzo di una rivista anche i numeri precedenti disponibili, fino ad esaurimento (chi fosse interessato ad avere copie della rivista a prescindere da questo evento può comunque contattare i seguenti recapiti: 3284182111 – 3337272514).

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Il 24 gennaio Genuino Clandestino lancia una giornata di lotta contro Expo:

“Dalla terra alla città, i territori che vogliamo”

EXPO sta sperimentando un modello con forti implicazioni e ricadute sulla vita di ognuno di noi, che pregiudicherà la possibilità di autodeterminazione alimentare e territoriale. Questo modello minaccia il diritto alla terra, alla casa e al lavoro, il diritto ad autodeterminarsi e determinare il territorio in cui viviamo, sottraendoci alle logiche speculative e finanziarie.
Il modello EXPO deciderà non solo delle trasformazioni urbane, con privatizzazioni, accaparramenti dei beni comuni e devastazione dei territori, ma anche dei mutamenti nei rapporti sociali, nei diritti, nel futuro.

Noi vogliamo affermare il diritto all’autodeterminazione alimentare, all’accesso alla terra, all’abitare, a un lavoro che non sia sfruttamento e alla difesa dei beni comuni.
Ogni territorio affronta quotidianamente battaglie differenti, che si intrecciano profondamente con le lotte sociali dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati e dei migranti che vivono nelle città e nelle campagne.

Chiediamo a tutt*, basandosi proprio sulle singole specificità, di costruire un percorso comune che parta dall’opposizione radicale al modello che propone EXPO, ovvero debito-cemento-precarietà, e sia in grado di determinare i bisogni delle comunità locali, con l’obiettivo di favorire la nascita di comunità (economiche territoriali) che abbiano come fine la trasformazione del modello economico-culturale-politico. Per l’autodeterminazione alimentare – economica – monetaria – energetica – sociale dei territori.

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